Nella pattumiera degli europei e degli italiani la frazione umida organica (scarti di cucina e di giardino) rappresenta tra il 30 e il 40 per cento del totale: una particolare attenzione va quindi posta nei confronti di questa frazione merceologica. Per l’Unione Europea (articolo 4 direttiva CE 98/2008) la prevenzione e la riduzione dei rifiuti occupano il posto più alto nella gerarchia gestionale dei rifiuti urbani. La legge 36/03 sulle discariche obbliga inoltre a contenere la quantità di rifiuti biodegradabili entro il limite di 81 kg/abitante/ anno. Azioni che eliminano questa frazione, prima di arrivare allo smaltimento finale, consentono quindi di contenere i costi per la costruzione di sistemi impiantistici per il trattamento preliminare dei rifiuti. Per queste ragioni -insieme all’obbligo di recuperare il più possibile la materia, combattendo così il cambiamento climatico e la desertificazione dei suoli, sempre più poveri in sostanza organica- si è sviluppata negli ultimi anni la raccolta differenziata degli scarti umidi. Si tratta, per le ragioni sopra esposte, di una raccolta molto importante, ma che riscontra alcune difficoltà logistiche, economiche e di accettazione.

E’ infatti cosa quanto mai complicata conciliare il costo di tale raccolta con le necessità di andare incontro alle esigenze dei cittadini e di mettere i gestori degli impianti di compostaggio nelle condizioni di poter ottenere un buon prodotto da usare in agricoltura. Per cercare di mitigare i costi, si è così andata sviluppando negli ultimi anni una specifica politica progettuale, con l’obiettivo di affiancare alla raccolta della frazione umida il “compostaggio domestico”, pratica tradizionale e straordinariamente efficace in quanto consente di ridurre i rifiuti, sensibilizzare i cittadini, contribuire all’ottenimento di terriccio utilizzato direttamente nel luogo di produzione e contenere i costi di raccolta. In alcuni casi (es. Comuni completamente rurali) tale pratica ha permesso di eliminare totalmente la raccolta dell’umido; in altri casi, comunque, di ridurla drasticamente.